INDICE GENERALE / 5 SEGNALAMENTO (parte II) / 5.1 IMPIANTI DI STAZIONE

5.1.3 A.C.C.

Gli ACC sono Apparati Centrali a logica programmata, elettronici e computerizzati, basati su architetture e procedure hardware e software con caratteristiche di sicurezza (safeware), con cui controllano e comandano tutti gli enti di stazione e li collegano ai segnali. In sostanza, la logica cablata dei vecchi ACE ed ACEI è stata sostituita con quella programmata, realizzata con elementi elettronici (i cosiddetti componenti statici).
Il collegamento tra gli organi di sicurezza ed il piazzale si effettua mediante appositi elementi, detti attuatori; le apparecchiature statiche che si occupano della manovra, del controllo e della diagnostica degli enti sono allocate in posti periferici (PP).
La parte elettronica degli ACC è sempre ridondata: per ogni apparecchiatura, infatti, sono previste una unità normale ed una di riserva; tutte le parti elettroniche sono collegate fra loro attraverso reti locali di comunicazione (LAN).

Gli impianti ACC sono generalmente costituiti da:

Un esempio di architettura su cui si basano gli ACC è quella a multiprocessori (TMR – Triple Module Redundant) che garantisce la sicurezza, in particolare, mediante tre calcolatori in parallelo che elaborano le stesse funzioni, mentre un dispositivo di controllo verifica la concordanza (almeno 2 elaboratori su 3) dei risultati ottenuti. Un secondo esempio è l’Apparato di Stazione con Calcolatore Vitale (ASCV), che, basato su un’architettura a monoprocessori con controllo numerico, garantisce la sicurezza, tra l’altro, mediante l’elaborazione di dati codificati in diversi modi su canali separati. La verifica continua dei risultati delle elaborazioni dei diversi processi o canali, a seconda del tipo, e la possibilità di bloccare il sistema in caso di discordanza, aumentano il livello di sicurezza di entrambe le architetture.

Le principali funzioni dell’UEL sono:

  • l’acquisizione dello stato degli enti di piazzale (controlli);
  • l’invio dei comandi agli enti;
  • l’interblocco ed il rilascio degli enti relativi a movimenti di treni.

L’interfacciamento con gli enti è realizzato mediante moduli elettronici statici denominati controllori di enti (CE).

L’elemento, noto anche come Input/Output dei Dirigenti Movimento Operatori o Human-Machine Interface (HMI), varia lievemente a seconda del costruttore (per l’Italia: Alstom, Ansaldo e Bombardier) e, in ogni singola postazione, è composto da:

  • un Terminale Operatore (TO), composto, a sua volta, dal Video Terminale Operatore (Video/TO, diviso in tre aree – Area Comandi, Area Guida Operatore e Area Allarmi), da una tastiera standard estesa e da un mouse;
    • Tramite il mouse ed il monitor del TO si possono:
      • Comandare o annullare itinerari
      • Tacitare (riconoscere) suonerie di allarme di anormalità agli enti di stazione ed agli apparati dell’ACC
      • Attivare o disattivare alcune indicazioni accessorie del QLv (visualizzare in modo permanente o solo in caso di anormalità la numerazione dei cdb, dei deviatoi o di altri enti)
      • Leggere i messaggi del sistema sullo stato degli enti e sulla fattibilità dei comandi impartiti tramite lo stesso TO o tramite la TF
    • Le indicazioni fornite dal TO sono puramente informative e pertanto in caso di anormalità che comportano movimenti a via impedita, le indicazioni da tener presente sono esclusivamente quelle del QLv; inoltre, tutti i comandi devono essere impartiti esclusivamente dalla TF.
  • una Tastiera Funzionale (TF), avente caratteristiche di sicurezza, che permette di eseguire, mediante tasti e levette, i comandi caratteristici di apparato, quali, tra gli altri: itinerari, istradamenti, manovra di emergenza e individuale di deviatoi e delle scarpe fermacarri, funzioni di soccorso, inibizione delle zone TE ed esclusione degli enti;
  • un Quadro Luminoso a video (QLv), composto da uno o più schermi, che riproduce schematicamente il piazzale e fornisce il controllo dello stato degli enti rappresentati; esso permette al DM, inoltre, di rendersi conto dello stato dei comandi e delle varie operazioni dell’apparato per la costituzione e la distribuzione degli itinerari;
  • un eventuale Quadro Luminoso a retroproiezione (QLr), un video di grandi dimensioni, che facilita la visione d’insieme del piano schematico dell’impianto aggiornato con la situazione di piazzale.

La tastiera funzionale e il quadro luminoso a video assumono carattere di sicurezza e pertanto vengono perlopiù utilizzati in caso di anormalità all’impianto.

Per “sicurezza” s’intende, in questo specifico contesto, che:

  • I comandi impartiti tramite la TF vengano eseguiti dall’apparato con la certezza che quanto eseguito corrisponda a quanto effettivamente comandato
  • Le indicazioni riportate sul QLv siano effettivamente corrispondenti allo stato reale degli enti di piazzale senza possibilità di indicazioni false

E’ necessario specificare che le operazioni effettuate tramite il TO non sono totalmente in sicurezza, dato che, in ferrovia (specie in RFI) per totalmente s’intendono probabilità nell’ordine di 10^(-23)

Le principali funzioni svolte dall’UFS sono la gestione della supervisione dei movimenti treni, della diagnostica, della manutenzione e di altre funzioni di servizio quali scambio dati con altri sistemi, gestione delle stampe e registrazione cronologica degli eventi.

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