5.3 SCMT – Principio di funzionamento
2
Mediante i dati trasmessi dall’SST, l’SSB effettua le conseguenti elaborazioni, anche sulla base dei parametri del treno introdotti all’origine della corsa (percentuale di massa frenata, lunghezza, ecc.), e determina qual è la velocità massima che deve tenere il convoglio in ogni momento della marcia, realizzando così i profili statici e le curve dinamiche di velocità, che consentono la protezione della marcia del treno. Dal punto di vista pratico, dopo aver prelevato i dati di misura della velocità da sensori ubicati sugli assi dei rotabili, l’SSB fornisce:
  • indicazioni al macchinista sulla velocità reale del treno per mezzo del tachimetro comandato direttamente;
  • un controllo sull’operato del macchinista stesso;
  • dati, al sistema di registrazione di bordo, per le successive elaborazioni.
Il sistema (nel suo complesso) è strutturato in modo tale che al passaggio su una boa venga trasmessa l’indicazione della distanza dalla successiva boa: per questo è detto a “catena di appuntamento” e permette la verifica della completa ricezione dei messaggi. In caso di guasto o indebita rimozione di una boa, l’SSB riconosce la mancata ricezione dati e fa intervenire la frenatura d’emergenza.

ACCEDI