INDICE GENERALE5 SEGNALAMENTO (parte II) /5.2 IMPIANTI DI COMANDO E CONTROLLO DELLA CIRCOLAZIONE

5.2.2 CTC – Introduzione
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Il CTC nacque negli Stati Uniti; fu introdotto in Italia negli anni ’70 del secolo scorso come mezzo idoneo a rendere economico e più sicuro l’esercizio su linee a traffico limitato aventi poche e difficilmente presenziabili stazioni. Con il CTC, le funzioni di attuazione del comando e di regolazione della circolazione passarono dall’apparato di stazione al posto centrale, realizzando i citati vantaggi e centralizzando ulteriormente la dirigenza di movimento.
La linea è divisa in sezioni in cui la circolazione dei treni è direttamente comandata dal PC, che telecomanda gli enti di campagna delle stazioni e dei posti di movimento sulla linea, rientranti sotto la giurisdizione del CTC in questione, e segue l’andamento della circolazione per mezzo di adatte indicazioni riportate sul QL. Come i sistemi punto-punto, anche i CTC sono caratterizzati dalla presenza di un Posto Centrale e di un certo numero (maggiore rispetto ai primi) di Posti Satelliti. Pur non essendoci un limite teorico al numero di stazioni e di posti di linea che possono essere telecomandati da un unico PC, è evidente che una limitazione deriva dalla densità di circolazione che può essere seguita dall’operatore in relazione alle normali capacità intellettuali.

Le caratteristiche fondamentali dei sistemi CTC sono:

  • telecomando ad alta affidabilità;
  • sicurezza garantita dall’impianto ACEI;
  • tasti di soccorso azionati in loco.
Il posto centrale di ogni CTC comprende le apparecchiature di:
  • gestione dei comandi (pulsanti);
  • visualizzazione (videoterminali);
  • altri sistemi di ausilio al DCO (video di sorveglianza ai PL, stampanti, ecc.);
  • sistema di elaborazione e governo periferiche (pulsantiera, quadri luminosi, ecc.);
  • ricetrasmissione, per il trattamento dei messaggi di comando e controllo.
Il PC consiste materialmente in un banco di manovra degli enti telecomandati, con un quadro ottico incorporato in modo tale da costituire, nel complesso, un tavolo di comando provvisto di piano schematico della linea con indicazione dei binari delle stazioni, dei posti di movimento e di tutti gli enti telecomandati e controllati. Gli apparecchi di manovra (bottoni pulsanti o rotativi, levette, ecc.) sono normalmente distribuiti sul quadro geograficamente o su ordini orizzontali con gli organi di comando disposti verticalmente al di sotto della rappresentazione schematica degli enti cui si riferiscono.
I posti satelliti, detti anche posti periferici (PP), sono rappresentati in senso lato da stazioni impresenziate e telecomandate; comprendono, a loro volta:
  • apparecchiature di ricetrasmissione (da e per il posto centrale);
  • apparato centrale locale ed enti di piazzale;
  • interfaccia tra sistema di telecomando e apparato centrale locale.
In particolare, la sola parte elettrica-elettronica (apparecchi di comunicazione e interfacce) è definibile come posto satellite. Nella stessa stazione si possono identificare i PS di telecomando, i PS per la diagnostica, per la telesorveglianza e per le informazioni al pubblico.

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