INDICE GENERALE6 TIPOLOGIE PRINCIPALI DI INCIDENTI FERROVIARI/6.2 LA STABILITA’ DEL VEICOLO FERROVIARIO E LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLO SVIO

6.2.6 Conclusioni su stabilità e svio dei veicoli ferroviari

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La condizione di svio, pur essendo condizione necessaria al verificarsi dell’evento, non è condizione sufficiente. Nelle problematiche connesse allo svio dei rotabili, infatti, occorre porre attenzione ad altre cause, non solo fisiche come quelle esaminate. Data la particolare tipologia di trasporto, l’integrità di marcia dei treni è funzione anche della struttura sottostante, quindi delle condizioni di tutta la piattaforma ferroviaria, dal ballast alle traverse e, in particolare, alle rotaie. A riguardo, va detto che rotaie manutenute in uno stato non ottimo e difetti più o meno macroscopici nello scartamento e nelle giunzioni tra le rotaie possono portare a svii se si realizzano particolari condizioni di marcia (velocità elevate). In definitiva, lo svio per difetti pericolosi dell’infrastruttura può avvenire in caso di:

 

  • allineamento o curvatura non perfetti, ovvero quando il binario si discosta dalla dovuta posizione planimetrica;
  • non perfetto livello trasversale, ovvero quando in curva si registra una sopraelevazione diversa da quella calcolata;
  • scartamento non adeguato;
  • mancanza di stabilità, ovvero quando il binario risulta a posto in assenza di treni e cede al loro passaggio;
  • eccessive luci di dilatazione, nei pochi binari non saldati;
  • non corretta distribuzione degli appoggi;
  • sghembi di inclinazione, nei rispettivi piani verticali, delle due rotaie di uno stesso binario, ovvero quando il mezzo marcia con solo tre delle quattro ruote appoggiate sul binario (anche se, in realtà, ciò avviene in situazioni di sghembo accentuato, altrimenti le molle delle sospensioni consentono comunque l’appoggio sulle rotaie).

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