INDICE GENERALE3 IL PROBLEMA DELLA RACCOLTA DATI SULL’ INCIDENTALITA’/3.1 LA RACCOLTA DEI DATI E IL MONITORAGGIO DELL’INCIDENTALITA’

3.1 La raccolta dati e il monitoraggio dell’incidentalità
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Il rilevamento dell’incidentalità reale può avvenire secondo diverse metodologie. Nell’ambito delle ferrovie italiane la metodologia si basa sulla compilazione delle “Schede Rilevamento Statistico Incidente d’Esercizio” e fa uso di alcuni indicatori statistici di incidentalità.
I dati delle schede, opportunamente elaborati, danno origine al “Reporting Incidentalità”.

La raccolta e l’organizzazione dei dati relativi all’incidentalità reale e potenziale è utile per:

Il monitoraggio statistico dell’incidentalità, seppur utile, non può essere considerato sufficiente; occorre, infatti, un’analisi completa ed approfondita delle cause degli errori e delle loro origini profonde e nascoste

Gli indicatori statistici sono suddivisi in assoluti e relativi. Gli indicatori assoluti sono:
  • il numero di incidenti diviso per categoria (incidenti tipici e atipici);
  • il numero di incidenti tipici o atipici e la quantità di persone infortunate (sia che siano rimaste uccise o ferite in modo più o meno grave);
  • il numero di incidenti tipici suddiviso per categoria che hanno determinato infortuni alle persone.
Gli indicatori relativi, invece, sono:
  • il numero di incidenti totali, suddivisi per categoria, rapportato al percorso compiuto dai treni;
  • il numero di viaggiatori infortunati rapportato al solo traffico passeggeri, calcolato come il rapporto tra i viaggiatori infortunati e un milione di passeggeri-chilometro (pkm);
  • il numero di persone infortunate rapportato al traffico totale, definito dal rapporto tra le persone infortunate e l’unità di traffico (UT) pari alla somma di un miliardo di passeggeri-chilometro e di un miliardo di tonnellate-chilometro.
La somma omogenea (per stesse categorie) degli incidenti effettivi e dei pericolati incidenti fornisce indicazioni quantitative più significative di quelle generate dai soli incidenti reali.

Più difficoltosa è l’analisi dell’incidentalità allargata a tutta l’area dei Paesi membri della UE o dell’UIC in quanto, al di là della completa disponibilità di tutti i dati necessari, concorrono in maniera ancor più determinante i diversi criteri di rilevazione e delle tecniche di calcolo adottati nei vari Paesi, che discendono da definizioni non sempre omogenee dei fenomeni oggetto di studio. I confronti internazionali sono da ritenere però ugualmente significativi, con l’avvertenza che i risultati vanno valutati con la cautela suggerita dalle considerazioni precedenti.

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