INDICE GENERALE3 IL PROBLEMA DELLA RACCOLTA DATI SULL’ INCIDENTALITA/3.2 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA DI TRENITALIA SGS

3.2 Il sistema di gestione della sicurezza di Trenitalia SGS
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L’SGS DAL PUNTO DI VISTA TEORICO

PLAN Pianificazione:

La conoscenza dell’attività e dei rischi per la sicurezza che essa comporta costituisce il punto di partenza per la costruzione dell’SGS e per la sua pianificazione. Trenitalia regolamenta il processo di V.d.R. con un’appropriata procedura di sicurezza, emessa proprio dal vertice aziendale. I risultati della V.d.R. possono influenzare ogni elemento dell’SGS, in particolare altri aspetti della pianificazione, ad esempio tramite la definizione di azioni di mantenimento e/o di riduzione dei livelli di rischio.

Sono stabiliti dal legislatore tramite l’emanazione di nuove normative, dal Gestore Infrastruttura che le recepisce ed emana disposizioni, dall’AD di TRENITALIA tramite il recepimento delle disposizioni del Gestore Infrastruttura attraverso CCS.

Ogni Divisione/UTMR definisce, in accordo con le linee guida societarie, la propria politica di sicurezza, la cui attuazione è compito di ogni componente dell’organizzazione, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità. Le Politiche di Sicurezza delle Divisioni, pur con diversi accenti, individuano alcuni argomenti ed impegni comuni, quali:

  • attuazione dell’SGS;
  • presidio delle competenze e della formazione del personale;
  • divulgazione della Politica di Sicurezza al personale e suo coinvolgimento nel raggiungimento degli obiettivi;
  • aggiornamento della Politica di Sicurezza con il progresso tecnico, tecnologico, normativo e con i cambiamenti organizzativi.

Gli obiettivi di Sicurezza sono definiti dalle Divisioni/UTMR in accordo con quelli più generali definiti per l’intera Società; le strutture assegnatarie di obiettivi ne effettuano un riesame annuale. Per TRENITALIA, la Direzione Sicurezza di Sistema garantisce la verifica di congruità degli obiettivi (aziendali, divisionali/UTMR) e il monitoraggio circa il raggiungimento di quelli interdivisionali; per le Divisioni/UTMR, ciascuna Direzione di Sicurezza di Sistema è responsabile del monitoraggio circa il raggiungimento degli obiettivi divisionali/UTMR.

DO – Attuazione


L’AD definisce le responsabilità dei Direttori di Divisione/UTMR e dei loro primi riporti mediante OdSO e CO, mentre i Direttori di Divisione/UTMR definiscono le responsabilità dei restanti responsabili di struttura di Divisione/UTMR mediante OdSO. Per ogni disposizione del Gestore Infrastruttura necessaria per il conseguimento e mantenimento del certificato di Sicurezza, TRENITALIA redige un’apposita CCS a firma dell’AD (titolare del certificato); le CCS e altre procedure di sicurezza sono richiamate nel Manuale di Direzione e ad esse le Divisioni fanno riferimento. Le Divisioni/UTMR partecipano alla redazione e condividono i contenuti delle CCS; possono, inoltre, emanare proprie COCS ad integrazione delle stesse CCS o per procedure operative specifiche. L’articolazione dell’attribuzione delle responsabilità per la Sicurezza d’esercizio si compone di quattro macrofasi:

  1. MACROFASE 1: definizione di Politiche di Sicurezza a livello societario e relativa comunicazione, ad opera di Direzione Sicurezza di Sistema con supporto della Direzione Personale e Organizzazione di TRENITALIA;
  2. MACROFASE 2: definizione di Politiche di Sicurezza a livello Divisioni/UTMR ad opera di Sicurezza di Sistema, con supporto di personale e organizzazione di Divisione/UTMR;
  3. MACROFASE 3: definizione e comunicazione di procedure operative ad opera di varie strutture divisionali (identificate nei Manuali), con supporto di personale e organizzazione di Divisione/UTMR;
  4. MACROFASE 4: applicazione delle misure di sicurezza e relativa comunicazione, ad opera delle Direzioni Regionali/Responsabili di Zona/Area/Business Unit.

Si definisce “Personale che svolge mansioni di sicurezza” il personale addetto a:

  • condotta treni;
  • accompagnamento treni;
  • verifica materiale rotabile;
  • formazione treni;
  • manutenzione;
  • coordinamento e vigilanza delle suddette categorie;
  • attività direzionale di organizzazione e coordinamento della Sicurezza di esercizio.
Il processo formativo di queste categorie si compone delle fasi di selezione, acquisizione e certificazione delle competenze e mantenimento delle competenze. La selezione del personale direttivo e di coordinamento viene eseguita dalla Direzione Personale e Organizzazione di TRENITALIA, quella di altro personale che coinvolge mansioni di sicurezza da Personale e Organizzazione di Divisione/UTMR. L’acquisizione e certificazione delle competenze del personale direttivo e di coordinamento del personale istruttore (istruttori e istruttori accreditati) e del personale operativo viene eseguita dalle Strutture Dirigenziali Territoriali e delle Strutture Tecniche di Interfaccia, con il supporto di Personale e Organizzazione di Divisione/UTMR. Il mantenimento delle competenze del Personale di condotta e accompagnamento treni avviene tramite la verifica individuale (tutoring) del personale di verifica e formazione treni tramite le verifiche periodiche (da parte del Responsabile Impianto); quello del Personale di Manutenzione avviene tramite le verifiche da parte del Referente di Impianto.

La comunicazione interna è di tipo “top down” (bacheca, circolari, comunicazioni) e “bottom up” (ritorni di esperienza formalizzati), le metodologie di coinvolgimento e di diffusione adottate da TRENITALIA sono suddivise in strumenti di comunicazione elettronica, verbale e scritta. La Sicurezza di Sistema di Divisione/UTMR, in accordo con linee guida condivise con Direzione Sicurezza di Sistema di TRENITALIA, in riunioni periodiche con strutture centrali e territoriali effettua analisi di:

  • politiche di Sicurezza, risultanze di audit e vigilanza, aggiornamenti normativi, Report sulle prestazioni dell’SGS (indicatori, risultati V.d.R, non conformità, incidenti), risultati attività di formazione, comunicazione con l’esterno;
  • Benchmarking con organizzazioni ferroviarie estere.
A seguito di queste riunioni, Sicurezza di Sistema identifica e trasmette le esigenze di comunicazione interna alla funzione Comunicazione Interna di Divisione/UTMR, che redige annualmente il Piano di Comunicazione. La Struttura Comunicazione Interna, con il supporto di Sicurezza di Sistema, valuta l’efficacia del processo di comunicazione mediante sistematiche indagini o misurazioni pianificate.

Avviene tramite il Dossier di Sicurezza, un documento di carattere prevalentemente tecnico ed operativo, elaborato da ogni Unità Territoriale, che descrive le caratteristiche del servizio, le sue modalità di svolgimento e le procedure operative applicate; in particolare sono descritti gli aspetti di gestione della sicurezza e si richiamano, con dettagli specifici dell’Unità Territoriale/UTMR, alcuni elementi di carattere generale, trattati in altri documenti (Manuali dell’SGS, procedure).

TRENITALIA ha elaborato procedure che regolano il comportamento in caso di congestione del traffico, l’arresto del treno in linea (CO30/AD/02 – manuale di soccorso treno fermo in linea; CO31/AD/02 – procedura per la gestione dei mezzi di soccorso), la gestione di anormalità rilevanti o incidenti di esercizio, il carro soccorso (gestione, intervento, formazione del personale, manutenzione), gli inconvenienti in galleria, gli inconvenienti negli scali merci terminali e le emergenze durante il trasporto di merci pericolose.

Il controllo della documentazione dell’SGS è regolato da una procedura specifica, che si applica ai seguenti documenti:

  • manuali dell’SGS;
  • dossier di Sicurezza;
  • procedure di Sicurezza;
  • piano della Sicurezza;
  • reporting.
La procedura descrive l’iter di elaborazione dei documenti (redazione, verifica, approvazione), la loro Struttura (contenuti e modelli), identificazione (tramite sigle alfanumeriche), registrazione ed archiviazione e la responsabilità in materia di emissione, distribuzione, modifica e gestione della documentazione esterna.
CHECK/ACT – Verifica e Correzione

TRENITALIA ha elaborato una specifica procedura che individua e definisce 23 indicatori di Prestazioni di Sicurezza ed in cui, per ogni indicatore, sono specificate le indicazioni che esso può fornire, i dati di base necessari per il calcolo e l’algoritmo.
TRENITALIA identifica eventuali criticità e adotta interventi mirati mediante l’analisi delle prestazioni di sicurezza, oggetto di report (contenenti i risultati della V.d.R., gli IPS, gli incidenti occorsi); tale analisi costituisce la base per la definizione delle strategie e degli obiettivi di sicurezza a livello aziendale e di Divisone/UTMR.

TRENITALIA ed RFI provvedono alla raccolta e registrazione, nella BDS, dei dati su incidenti e situazioni anomale di esercizio.
Incidenti e situazioni anomale sono periodicamente analizzati, con l’ausilio della BDS, dalla Direzione Sicurezza di Sistema di TRENITALIA e dalle Sicurezze di Sistema di Divisione; tale analisi costituisce tra l’altro l’attività di base indispensabile per l’aggiornamento periodico della V.d.R.
In caso di superamento di segnale disposto a via impedita, viene eseguita, in via sperimentale, un’analisi dell’evento tramite l’individuazione di tutti i fattori concorrenti e delle loro interazioni, con particolare attenzione al fattore umano.
TRENITALIA provvede al rilievo e alla gestione delle non conformità principalmente con l’attività di audit e vigilanza; altre non conformità possono essere rilevate durante l’esercizio del trasporto ferroviario e gestite in accordo a quanto previsto da specifiche CCS.
Specifiche procedure sono state elaborate per disciplinare i casi di indebito superamento a via impedita dei segnali fissi e/o di grave inconveniente di esercizio (si applica al personale di condotta), i fatti che abbiano recato o avrebbero potuto recare pregiudizio alla sicurezza (si applica al personale che svolge mansioni di sicurezza) e la gestione delle attività da svolgere nei casi di anormalità rilevanti o incidenti di esercizio (si applica al personale di accompagnamento, verifica, formazione dei treni).

Le audit e la vigilanza sono effettuate in base ad un programma comunicato alla struttura soggetta a verifica, sono condotte da teams di auditors qualificati e regolamentate da apposita procedura. Le attività di vigilanza sono effettuate anche senza preavviso alla struttura soggetta a verifica e condotte dai Responsabili delle strutture, secondo i livelli gerarchici, in accordo con una pianificazione stabilita dalle procedure di Divisione/UTMR. Le attività di audit e vigilanza sono eseguite presso le seguenti strutture:

  • vertice divisionale/UTMR e strutture centrali;
  • direzione Regionale, Zona/Area/Business Unit e strutture dirigenziali dipendenti.
L’attività di vigilanza/sorveglianza interessa principalmente le:
  • strutture Centrali;
  • direzioni Regionali, Responsabili di Zona/Area/Business Unit;
  • strutture dirigenziali ed Impianti dipendenti dalle Unità Territoriali precedentemente indicate;
  • impianti Territoriali (manovra, manutenzione, condotta, accompagnamento treni, uffici materiale rotabile, verifica).

La definizione e gestione di azioni correttive è eseguita sia sulla base dell’analisi degli incidenti, che dell’andamento degli indicatori, dei risultati della V.d.R., nonché a seguito delle risultanze delle attività di audit e vigilanza. A seconda della criticità sono definite azioni correttive riguardanti la verifica delle tecnologie impiegate, l’aggiornamento e la modifica delle procedure regolamentari, le modalità di comportamento degli operatori, nuovi interventi formativi o una combinazione delle azioni precedenti.

Consiste in una revisione generale di tutti gli elementi che compongono il sistema (almeno ogni tre anni); le eventuali necessità di aggiornamento e modifica si basano sui risultati dell’attività della V.d.R., sugli argomenti normativi e regolamentari, sulla base di obiettivi e programmi di sicurezza, sui dati sulle prestazioni di sicurezza (indicatori), sui risultati delle attività di audit/vigilanza e sulle comunicazioni interne/esterne di rilievo per l’SGS.
Il riesame è eseguito, in coerenza con le linee guida societarie, dai Direttori di Divisone/UTMR, che si avvalgono del supporto di Sicurezza di Sistema per la predisposizione della documentazione preliminare; la coerenza dell’SGS è assicurata dalla Direzione Sicurezza di Sistema.

Le principali registrazioni dell’SGS sono eseguite dalla Direzione Sicurezza di Sistema (sintesi periodiche dei risultati di audit/vigilanza, analisi incidenti e pericolati), dalla Sicurezza di Sistema (report sulle prestazioni si sicurezza, Rapporto sulle attività di audit e vigilanza, Rapporti delle commissioni d’inchiesta su incidenti e pericolati, Rapporti di sintesi sul monitoraggio delle azioni correttive), dalle Direzioni Regionali/Responsabili di Zona/Area/Business Unit (Rapporti su attività di vigilanza e Rapporti relativi al monitoraggio delle azioni correttive), dai Referenti BDS (raccolta segnalazioni pervenute) e dalle strutture che effettuano il monitoraggio (Report sullo stato di avanzamento, azioni correttive alle Strutture gerarchiche superiori).

Con l’introduzione dell’apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale dei passeggeri per ferrovia d.lgs. 139/2018, in modo da favorire la concorrenza reciproca tra gli operatori ferroviari, per Trenitalia è diventato irrinunciabile avere, oltre all’obbligatorio Sistema di Gestione della Sicurezza di esercizio, anche il Sistema di Gestione Qualità. Nasce così il sistema SIGSQ, letteralmente il Sistema Integrato di Gestione della Sicurezza d’esercizio e della Qualità. I due sistemi di gestione sono analoghi, ma il fulcro d’interesse è un sistema gestionale di sicurezza aziendale caratterizzato da una particolare focalizzazione sul fattore umano.

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