INDICE GENERALE / 4 SEGNALAMENTO (parte I) /4.5 I MODERNI SISTEMI DI BLOCCO
Sulle linee a circolazione molto intensa, il perditempo per la richiesta e la concessione dei consensi, tipico del blocco manuale, è stato giudicato a suo tempo troppo penalizzante per la fluidità della circolazione: per questo è stato introdotto nell’esercizio ferroviario il blocco automatico (BA).
Impiegato per la prima volta in Italia intorno al 1930, consente una maggiore flessibilità e permette il distanziamento di più treni sulla tratta tra due stazioni grazie a segnali di blocco intermedi a funzionamento automatico. La linea, rispetto al blocco manuale, risulta suddivisa in un maggior numero di sezioni più brevi, protette appunto dai segnali di blocco che, ad eccezione di quelli di protezione e partenza in stazione, sono normalmente in posizione di via libera. I segnali in piena linea diventano a via impedita al passaggio del treno (che così risulta automaticamente protetto) e ritornano a via libera solo dopo che lo stesso ha lasciato la sezione, impegnando quella successiva e disponendone a via impedita il relativo segnale. Il BA è dunque un sistema di distanziamento “aperto” e corrisponde concettualmente al regime del giunto, rispetto al quale ha, ovviamente, potenzialità e prestazioni nettamente migliori.
Il vantaggio principale del blocco elettrico automatico consiste nello svincolare le operazioni di sicurezza dall’intervento dell’uomo. Una volta neutralizzato il rischio di errore umano, è possibile oltretutto alleggerire la regolamentazione di sicurezza, semplificare le procedure di esercizio e diminuire i tempi morti inerenti alle operazioni di circolazione, con aumento della potenzialità della linea.
Le apparecchiature che compongono il blocco semiautomatico, dette “Istrumenti di blocco”, sono idonee per chiedere, ricevere e trasmettere dei consensi di blocco, ovvero dei consensi elettrici imperativi e, quindi, indispensabili per la disposizione a via libera dei segnali di blocco.
Gli istrumenti sono collegati tra loro mediante un cavo elettrico; ciascuno è collegato con i segnali di partenza della rispettiva stazione, è influenzato anche da altri enti di stazione ed è composto da due maniglie girevoli munite di pulsanti, dette maniglia di richiesta consenso* e maniglia di concessione consenso**, e da tre avvisatori visivi colorati. Nelle linee a semplice binario le maniglie sono collegate anche meccanicamente, in modo che la rotazione di una impedisca la rotazione dell’altra, onde evitare di dare consenso a due convogli che viaggiano in direzione opposta.
Tali apparecchiature sono disposte in modo che il consenso accordato da ciascun posto al precedente possa essere utilizzato per un solo treno, che, appena entra nella sezione, si protegge automaticamente agendo su un dispositivo di campagna detto dispositivo di occupazione, che chiude il segnale. Il posto a valle non può concedere al posto a monte un nuovo consenso se non dopo che il treno inviato abbia liberato la sezione, agendo su un altro dispositivo di campagna detto di liberazione. Questi tipi di blocco, che sfruttano tali dispostivi, generalmente a base di pedali o di circuiti di binario, si dicono a circolazione interessata.
Il sistema di blocco elettrico manuale corrisponde concettualmente al regime del blocco telefonico e, quindi, la linea è normalmente bloccata.
* Indicata con Mr, è normalmente in posizione verticale verso il basso, può essere ruotata solo in senso orario e può assumere solo un’altra posizione: inclinata a sinistra di 120°.
** Indicata con Mc, è normalmente in posizione verticale verso il basso, può essere ruotata solo in senso antiorario e può assumere altre due posizioni: inclinata a sinistra o a destra di 120°.
La liberazione di questa maniglia dalla posizione di “bloccato”, a seguito della presenza di un treno in linea, avviene purché si verifichino le seguenti condizioni:
- negli ACE sia stata rovesciata la leva del segnale di protezione;
- negli ACEI si sia bloccato il punto origine dell’itinerario di arrivo relativo;
- il circuito di binario di occupazione permanente del segnale di protezione sia stato occupato dal treno in arrivo e quindi si sia liberato dopo il passaggio dell’ultimo veicolo del treno;
- il treno in arrivo abbia attivato il pedale di liberazione (posto in corrispondenza del suddetto circuito di binario di occupazione permanente).
In mancanza di anche una sola delle suddette condizioni, dopo l’arrivo del treno non si avrà la liberazione della maniglia “Mc” e l’indicatore A3 del blocco resterà rosso.
*** Sono indicati con A1, A2 ed A3, possono assumere diversi aspetti e servono rispettivamente per indicazioni relative ai consensi ricevuti, a quelli concessi ed allo stato di sbloccamento della maniglia di concessione consensi.
Gli avvisatori A1 ed A2 possono presentare o meno una barra: il primo può presentarsi rosso o bianco, con o senza barra, il secondo rosso (con o senza barra) o verde, mentre l’avvisatore A3 può presentarsi rosso o verde.